Perché si scrive una lettera? Scrivere una lettera è un gesto intimo è un mettere a nudo se stessi, il proprio sentire di fronte a qualcuno a cui si vuole comunicare quel qualcosa che a voce non si è riusciti, per pudore, timore o solo perché è la distanza che ci ha separato. Si è distanti non solo fisicamente, si può esserlo anche dormendo nello stesso letto o avendo condiviso lunghi anni di vita insieme. Le circostanze che ci portano a scrivere sono veramente molte e spesso... questo gesto può essere il solo modo per riscattare noi stessi, la nostra coscienza. Ma scrivere lettere sta divenendo un modo antiquato di comunicare e questo non è bello perché non ci sarà mai tastiera che potrà sostituire quei gesti che sono: aprire lo scrittoio, estrarre un foglio di carta da lettera dalla sua busta, una carta scelta con cura che ci rappresenta, scegliere quella penna particolare che sappiamo lascerà le nostre parole incise sulla carta e dovranno avere il colore dei nostri sentimenti, scrivere con mano ferma o tremante i pensieri che dalla mente passeranno per cuore. Rileggere, osservare il nostro foglio e richiuderlo in un busta sulla quale porre l’indirizzo attaccare un francobollo e poi uscire per imbucarla in uno di quei portalettere rossi che ancora si trovano per le strade. Aspettare che quella parte di noi che abbiamo regalato venga letta, capita. Aspettare una risposta. Questa è la lettera che scriverei, questa è la lettera che ho scritto a voi che parteciperete a questo concorso, spunto per quelle mille lettere che scriverete nella vostra preziosa vita.
Scrivete lettere anche senza spedirle a chi non c’è più, non temete la forza dell’amore le recapiterà ugualmente!
Buona scrittura.
G.C.
Buona scrittura.
G.C.
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